Un inverno non troppo freddo
Solda, vista del paese dalla stazione a monte della funivia, gennaio 2017.

Troppo sensibile al freddo: un tè caldo per il mio iPhone

D’inverno, si sa, fa freddo e i monti si coprono di neve; pur non essendo questa una delle stagioni più ricche in tal senso, in numerose località montane d’alta quota è possibile passare le giornate con gli sci ai piedi, sfrecciando giù sulle piste ben battute e godendosi il vento fra i capelli.

In una di queste giornate tiepide, con la temperatura di poco inferiore agli zero gradi e un bel sole a scaldarmi, sono partito con il mio iPhone pienamente carico alla volta delle piste. Funivia, seggiovia, e giù per le piste: una meraviglia! Dopo la prima ora mi trovo in attesa della funivia per tornare in quota con alcuni amici, recupero dalla tasca il mio melafonino con l’impulso di scoprire quanti messaggi avevo ricevuto in quel periodo e, con mia somma sorpresa, lo trovo spento. Provo a riaccenderlo, e compare il simbolo di batteria esausta, ben conosciuto dagli iPhonisti. Parte subito il panico da disconnessione: e se qualcuno mi sta cercando? Chiedo così agli amici intorno a me, ed eccone uno che estrae dalla tasca il suo Samsung e mi permette di mandare un messaggio a casa, facendo il mea culpa per essermi trovato disconnesso, irraggiungibile, fuori dal mondo.

Zero gradi, non è così freddo

Alzo gli occhi e mi guardo in giro; noto che in ogni capannello di persone la scena si ripete sempre uguale: qualcuno tira fuori dalla tasca il suo iPhone, vede sgomento che la batteria l’ha abbandonato, e cerca fra i vicini qualcuno con un telefono Android per poter tornare anche solo brevemente online. Sono tutti utenti iPhone, nessuno di coloro che sono dotati di uno smartphone LG o Huawei ha questo problema.

Sceso dalla funivia mi fermo al rifugio, ordino una buona cioccolata calda, lascio che il tepore della baita ritempri i miei muscoli. Spinto da un’insana voglia di connessione, ancora incredulo dalla durata della mia batteria inferiore all’ora, riprovo ad accendere il mio telefono: scopro così che il tepore della baita ha fatto bene anche a lui, e la mia batteria segna un generoso 80% di carica! E come per magia, resuscitano al caldo anche gli altri iPhone degli altri incauti sciatori.

Una copertina di lana

A quanto pare, la batteria del mio iPhone, quella di molti altri iPhone come il mio, forse tutte chi lo sa, soffre terribilmente il freddo; scaricamenti improvvisi e spegnimenti mi sono successi anche in fredde serate milanesi, uscendo dall’ufficio con la batteria a piena carica. Certo è che ora non posso fidarmi del mio fidato telefono, dovrò pensare di passare all’altra parte della barricata, almeno per le mie giornate sulla neve, o dovrò accettare gli sfottò degli amici con i loro Galaxy sempre pronti.

Cara Apple, mi chiedo: ma se sembra essere un problema così diffuso, perché nel prossimo modello di iPhone non regali un case di lana in cui contenerlo? Faresti felici molti sciatori!